Lo avevamo già annunciato, ci abbiamo lavorato per giorni, e finalmente il grande giorno è arrivato!
Venerdì 1 Dicembre il nostro stabilimento si è trasformato in uno spazio di condivisione e convivialità: grande protagonista il Brand.
In particolare, grazie all’intervento del Dottor Roberto Provana, psicologo e consulente aziendale, che lavora da più di trent’anni nel campo della creatività e della comunicazione verbale, ci siamo addentrati nel mondo del Brand territoriale ed aziendale con “gusto”: abbiamo infatti potuto approfondire il tema delle strategia di marca attraverso la sensorialitá.
“Taste your Brand” è stata l’occasione per capire quale sapore associare alla nostra azienda e a quelle dei numerosi imprenditori e rappresentanti delle istituzioni presenti: dolce, salato, aspro, piccante o …umami!
“Cercare il gusto significa dare sensorialitá al Brand” – spiega il Dottor Provana- “e gli italiani hanno inventato la cucina dell’identità”: è quindi possibile fare lo stesso con aziende e territori?
La risposta è certamente Sì.
Occorre solo un’accurata analisi di quelli che sono i valori rappresentativi dell’ente di interesse: il design del gusto permette di agire sui componenti del cibo in funzione della percezione dei consumatori. Nel tempo, lo scopo delle aziende non deve essere quello di migliorare la materia prima prodotta, ma reinventarne il contesto per far provare nuove esperienze al proprio pubblico, così da coinvolgerlo nella propria narrazione d’identità.
COME COSTRUIRE IL SAPORE DELLE AZIENDE?
Il Brand deve essere esperito in maniera biologica, attraverso le sue diverse componenti: il retail, il linguaggio, l’immagine, la comunicazione, i prodotti o servizi, l’interazione e, appunto, la sensorialità.
Tuttavia, per arrivare alla fase finale del food design, ovvero la costituzione della struttura gustativa e sensoriale, ci sono 5 step preliminari e necessari: (clicca il link!)
L’ALFABETO DEL GUSTO
È fondamentale pertanto essere a conoscenza di quelle che il dottor Provana ha definito le “5 vocali del gusto”, e dare ad ogni brand il proprio sapore.
Lo stesso processo può avvenire in un contesto di marketing territoriale: “Un territorio é fatto di miti. Gli autori di una certa terra sono i migliori interpreti di un territorio.” – spiega il dottor Provana, e noi più che far parlare gli autori, abbiamo voluto far parlare alcuni degli “attori” del nostro territorio.
JESI, LA VALLESINA, LE MARCHE. QUALI SONO I SAPORI DEL TERRITORIO?
Nella seconda parte di talk del nostro evento, infatti, sono intervenuti diversi ospiti: il sindaco di Jesi Massimo Bacci, il segretario CONFAPI Ancona Michele Montecchiani, la presidente IOM Maria Luisa Quaglieri, il direttore di FOOD BRAND MARCHE Alberto Mazzoni, e l’ideatore del Brand Festival Graziano Giacani.
Da questi interventi sono emerse le diverse sfaccettature, ovvero la multi-sensorialità di un territorio al plurale come le Marche e la Vallesina.
Il sindaco Bacci, per esempio, ha ricordato il passato di un territorio amaro,ostile, anche se Maria Luisa Quaglieri in fondo ha saputo riscontrare la dolcezza negli atti di accoglienza e di dono in una realtà presente nel nostro territorio: lo IOM.
Il suggerimento di Alberto Mazzoni è stato invece quello di trovare la dolcezza nella stagionalità dei prodotti, nella natura del tempo, e Graziano Giacani a tal proposito sottolinea come i microterritori debbano porsi al centro dell’offerta.
Infine, pensando ad un “piatto” per il futuro, il “menù” è stato ricco e variopinto: si è passati dai piatti semplici e di sostanza come i legumi, in particolar modo le lenticchie, ai dolci più semplici e fatti in casa, come la classica “torta Margherita”, o ancora un excursus eno-gastronomico tra mari e monti, che caratterizzano la complessità del nostro territorio.
Nulla che non fosse poi presente nel nostro ricco buffet a chiusura dell’evento, che ha incluso tutti i prodotti tipici del territorio, grazie al contributo di Food Brand Marche.